L’ammiraglio Riboty

L’ammiraglio della Regia Marina Augusto Riboty, uomo mediocre ma dalle ossa dure, moriva centoventinove anni fa, il 9 febbraio 1892 a Nizza. 

Il 29 novembre 1816, a Poggetto Tenieri, presso Nizza, nasceva Augusto Riboty. Iniziò la sua carriera nella Marina sarda. Ammiraglio della Regia Marina, partecipò alla guerra di Crimea, combattuta dal ’53 al ’56 contro l’Impero russo al fianco di quello ottomano, Francia e Regno Unito, e alla terza guerra d’indipendenza. Audace comandante del Re di Portogallo durante la battaglia di Lissa, seppure circondato e ripetutamente bombardato dalle navi austriache, riuscì a infliggere ingenti danni alla Kaiser, costretta alla ritirata.

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Con la sua azione salvò l’onore delle armi italiane e venne decorato con la medaglia d’oro al valore e l’aperto riconoscimento del vincitore, l’ammiraglio austriaco Tegethoff. Come ministro della Marina, avviò la costruzione delle grosse corazzate italiane tipo Lepanto. Uomo di altissimo senso del dovere, non esitò, da ministro, a troncare la propria carriere, ponendosi da sé a riposo, per togliere dal comando altri sei ufficiali superiori scadenti, più anziani di lui. Morì a Nizza, il 9 febbraio 1892.

Vittorio Scacco

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