L’assassinio di Kennedy in Sardegna e nella sua stampa

Cinquantasette anni fa, il 22 novembre 1963, a Dallas, veniva assassinato il presidente americano più amato, John Fitzgerald Kennedy.

Cagliari, 23 novembre 1963. La prima pagina de «L’Unione Sarda» riporta la notizia dell’uccisione del presidente John F. Kennedy, vittima di un attentato a Dallas, in Texas. Viene dato grande risalto alle emozioni che la tragedia suscita in ogni parte dell’America, a New York i cittadini appaiono sbigottiti, increduli e rattristati, c’è chi piange per le strade e chi elogia la figura di Kennedy. I potenti del mondo si stringono alla vedova e alla famiglia del defunto: la Regina Elisabetta invia un messaggio di condoglianze a Jacqueline, il Papa si rivolge agli americani esprimendo il suo cordoglio per i tragici avvenimenti, la televisione sovietica ha interrotto i suoi programmi per informare dell’attentato e ha poi ripreso diffondendo marce funebri. L’ex primo ministro inglese Mc Millan ha espresso il suo cordoglio insieme a Sir Winston Churchill, così come il generale De Gaulle, il cancelliere Erhard e l’ex cancelliere Adenauer. Il giornale riporta un aneddoto singolare riguardante il premier sovietico Nikita Kruscev che, recatosi all’ambasciata americana a Mosca per firmare il registro di condoglianze, avrebbe sbagliato la data preso dall’emozione e dall’incredulità.

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In Italia le modalità con cui si espresse la vicinanza verso la nazione americana furono diverse: il 24 novembre Papa Paolo VI presenziò alla funzione funebre in ricordo dei cardinali defunti e del presidente Kennedy, il presidente del Consiglio Giovanni Leone ricordò l’attesa e l’ansia per le condizioni del presidente in una trasmissione per la «Radio Station Wado», il Ministro per il Turismo e lo Spettacolo invitò i teatri e i cinema a sospendere la propria programmazione il lunedì successivo in occasione dei funerali di Kennedy, mentre il Ministro della Pubblica Istruzione Gui invitò i professori delle scuole secondarie di ogni ordine e grado a ricordare il presidente Kennedy ciascuno nella propria classe. Anche l’ambasciata americana a Roma annunciò una celebrazione in suffragio dello scomparso presidente per il successivo lunedì, giorno dello svolgimento dei funerali a Washington; nella sua sede vi si recarono il segretario delle DC Aldo Moro e i diplomatici di Inghilterra, Francia, Svizzera, Portogallo, Canada, Cile e Pakistan. Particolare la volontà di riportare, tra tutte le voci di cordoglio e vicinanza espresse alla famiglia Kennedy, un commento cinese costituito da una vignetta satirica che mostra il presidente steso di pancia su un lago di sangue, con un foro alla tempia e la dicitura «Kennedy morde la polvere».

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In Sardegna furono tante le manifestazioni di vicinanza al popolo americano: il presidente della Regione on. Efisio Corrias e vice presidente del Consiglio regionale on. Girolamo Sotgiu inviarono un telegramma di condoglianze all’ambasciatore americano G. Frederik Reinhardt. Nella pagina dedicata alla cronaca di Cagliari un contornato posto sul lato sinistro descrive come i cagliaritani appresero la notizia della morte del presidente Kennedy. Così scrive in un telegramma all’ambasciatore Reinhardt il sindaco di Cagliari Giuseppe Brotzu: «La città di Cagliari, profondamente colpita dalla tragica scomparsa del Presidente degli Stati Uniti sentitamente partecipa all’immenso dolore del popolo americano».

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Ancora qualche giorno dopo, il giornale riporta un estratto della seduta del Consiglio comunale nel quale il sindaco G. Brotzu commemorò il defunto presidente Kennedy nel rispettoso silenzio di assessori e consiglieri cittadini; venne inoltre discusso un ordine del giorno presentato dal consigliere Duce tramite il quale veniva dedicata un’importante piazza o via cittadina a John F. Kennedy, in ringraziamento all’impegno mostrato dagli USA nello sconfiggere la malaria nell’isola. Non passarono inosservate le iniziative in ricordo del presidente Kennedy organizzate lunedì 25 e martedì 26 novembre dai giovani cagliaritani. La manifestazione del lunedì fu organizzata dagli studenti del Liceo Dettori che insieme ai Marines sfilarono per le vie di Cagliari fino a raggiungere il cimitero di San Michele, dove venne deposta una corona di fiori dinnanzi al cippo commemorativo ai Caduti. La manifestazione del martedì venne curata invece dagli studenti dell’Istituto Leonardo da Vinci. L’Unione Sarda del 29 novembre riporta la notizia del solenne rito funebre celebrato nella Cattedrale cagliaritana in ricordo del presidente Kennedy; l’iniziativa per la celebrazione di tale ufficio venne presa dal Capitolo Metropolitano con l’adesione del collegio dei parroci cittadini e ad esso presenziarono il presidente della Regione on. Efisio Corrias, il sindaco Giuseppe Brotzu, il presidente della Provincia Giuseppe Meloni, altre autorità civili e militari e un numeroso pubblico di fedeli.

Efiso Emanuele Paderi

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