La cavalcata di Paul Revere

Duecentoquarantacinque anni fa, il 18 aprile 1775, il patriota Paul Revere, eroe della rivoluzione americana, in piena notte e in sella al suo cavallo avvertì i residenti della zona di Boston che era imminente un attacco da parte dell’esercito britannico.

Paul Revere, grande eroe popolare e patriota della rivoluzione americana, è ricordato soprattutto per la leggendaria e drammatica cavalcata nella notte del 18 aprile 1775, con la quale avvertì i residenti della zona di Boston, sua città natale, che gli inglesi stavano arrivando. L’epico evento fu immortalato in una ballata di Henry Wadsworth Longfellow. Suo padre, Apollos Rivoire (in seguito cambiato in Revere), era un rifugiato ugonotto; trasferito a Boston da bambino, era stato apprendista presso un argentiere. Insegnò il suo mestiere al figlio Paul, il quale divenne uno dei più grandi artisti argentieri d’America. Da ragazzo, Paul ricevette un’educazione sufficiente per consentirgli di leggere più tardi i difficili libri metallurgici del suo tempo. Sebbene fosse col metallo che Revere svolgeva la maggior parte del suo lavoro, la sua energia e abilità e, soprattutto, la necessità di sostenere una famiglia in continua crescita, gli fecero acquisire uno straordinario dinamismo.

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Non solo realizzò articoli in argento, ma fabbricò anche strumenti chirurgici, occhiali, si improvvisò dentista e incise lastre di rame, la più famosa delle quali ritraeva la sua versione del massacro di Boston. Nel 1770 Paul sosteneva con entusiasmo la causa patriottica. E, come leader riconosciuto della classe meccanica di Boston, fornì un legame inestimabile tra artigiani e intellettuali. Nel 1773 indossò abiti indiani e si unì ad altri cinquanta patrioti nel Boston Tea Party, per protesta contro la tassazione parlamentare senza rappresentanza. Il 16 aprile 1775 cavalcò verso la vicina Concord per sollecitare i patrioti a spostare i loro depositi militari, messi in pericolo dalle truppe britanniche pronte ad attaccare. In quel periodo organizzò, per segnalare ai patrioti l’arrivo degli inglesi, un avviso con delle lanterne collocate nel campanile della Vecchia Chiesa Nord di Boston: “Una lanterna se arriveranno per terra e due se arriveranno per mare”. Due giorni dopo partì da Boston per il suo viaggio più famoso, per avvisare i suoi compatrioti che le truppe britanniche erano in marcia, in particolare alla ricerca di leader rivoluzionari John Hancock e Samuel Adams. Sia lui, che il suo connazionale William Dawes, raggiunsero Lexington separatamente e furono in grado di avvertire Hancock e Adams di fuggire.

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I due uomini, insieme a Samuel Prescott, partirono per Concord, ma furono presto fermati da una pattuglia britannica e solo Prescott riuscì a passare. Paul fu rilasciato dagli inglesi e tornò a piedi a Lexington. Dopo l’ammonimento di Revere, i patrioti erano pronti la mattina dopo su Lexington Green per la storica battaglia che lanciò la Rivoluzione americana. Con lo scoppio delle ostilità, Revere divenne un industriale e costruì un mulino per rifornire di armi i soldati coloniali. Nel 1776 fu messo al comando della principale difesa del porto di Boston a Castle William, ma il suo stato di guerra come tenente colonnello era in gran parte indistinto. Tuttavia, dopo il conflitto, riprese il passo come industriale di successo e creò un laminatoio per la produzione di lastre in rame a Canton, nel Massachusetts. Da questa fabbrica arrivarono guaine per molte navi americane e per la cupola della casa statale del Massachusetts.

Federica Bellagamba

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