L’Universale editore


Gli immigrati e la caduta dell’Impero Romano

Da parecchi anni in gran parte d’Europa assistiamo al rialzo esponenziale di pregiudizi razziali, spesso tradotti anche in episodi di vera e propria intolleranza, versoย  disperati che per sfuggire a una condizione di estrema povertร , o peggio ancora dalla guerra, una volta approdati sui nostri lidi sono percepiti da larga parte dell’opinione pubblica come la peggior minaccia al vivere quotidiano. Questa percezione negativa dell’altro viene ormai ad essere uno dei tratti distintivi delle varie identitร  nazionali. Per tentare di comprendere la portata del problema, ancor prima di risolverlo, sarebbe opportuno che tutti i governi dell’Unione focalizzassero il proprio vissuto costitutivo, accantonando le inefficaci politiche dei blocchi piรน o meno diversificate, piuttosto che dei centri di accoglienza malamente allestitiย  o ancora delle turpi minacce di deportazioni forzate verso gli stati confinanti.

* ย  ย * ย  ย *

Anche la caduta dellโ€™Impero Romano ebbe inizio da un flusso migratorio mal gestito. Le fonti antiche attestano come giร  negli anni immediatamente successivi alla nascita di Cristo, varie etnie, stanziate piรน o meno stabilmente al di fuori dei confini imperiali, premessero continuamente per essere ammesse all’interno; chi per sottrarsi all’asfissiante pressione di popolazioni nemiche, chi per sfuggire alle carestie e ottenere terre da dissodare, chi, infine, per offrire i propri servigi militari dietro compenso. Di fronte a tutto questo l’Impero Romano si trovava cosรฌ di volta in volta a respingere, ad accogliere, e, piรน frequentemente, a pianificare vere e proprie ondate di flussi migratori.

* ย  ย * ย  ย *

Questa politica disordinata di accoglienza, regolamentazione piรน o meno variabile dei flussi migratori, nonchรฉ richiesta di aiuto militare, provocรฒ effetti benefici fino a quando la presenza dei nuovi arrivati causรฒ l’irreparabile: la disfatta di Adrianopoli, ad esempio, dimostra che la gestione dei migranti si rivelรฒ, in quell’occasione, fallimentare, al punto che da allora niente fu piรน come prima. Lo scontro del 9 agosto 378 d.C., nella stepposa pianura tracia, fu solo una delle tappe โ€“ seppur molto significativa โ€“ di un cammino che, tra IV e V secolo, pose le basi dell’implosione dell’Impero Romano; questo, o quel che ne rimaneva, da allora non fu piรน in grado di gestire nรฉ la sicurezza dei confini, nรฉ tanto meno il flusso migratorio barbarico, portando, da lรฌ a un secolo a venire, alla fondazione dei regni latino-germanici.

* ย  ย * ย  ย *

Tutto era perรฒ cominciato due anni prima, nell’autunno del 376, quando cominciarono a diffondersi notizie vaghe e oscure circa lo sfondamento dei confini settentrionali e lo spostamento delle tribรน Gote lรฌ stanziate, che si erano affollate lungo il corso del Danubio perchรฉ insidiate da una nuova stirpe barbarica proveniente dalla steppa asiatica, con cui i Romani avrebbero dovuto fare i conti nei secoli a venire: gli Unni. Questi ultimi avevano attraversato il corso del Don, del Dnepr e del Dnestr, innescando un’azione a catena di vastissime proporzioni. Gli Unni, infatti, erano ritenuti barbari dagli stessi Goti e, nei loro confronti, si provava solo un indistinto terrore, al punto di considerarli come i diretti discendenti delle Haliurunnae, entitร  demoniache e stregonesche che, in un tempo lontano, avevano fatto parte dello stesso popolo Goto prima di venirne allontanate e iniziare a vagare per le steppe in cui, unitesi con altri demoni, avevano partorito gli Unni.

* ย  ย * ย  ย *

Fu cosรฌ che decine di migliaia di profughi cominciarono ad addossarsiย  sui confini del tratto inferiore del Danubio, e dopo un lungo tira e molla l’imperatore Valente autorizzรฒ il passaggio del fiume di tutti coloro che ne avessero fatto richiesta. I Goti furono imbarcati su tutti i mezzi disponibili; la migrazione durรฒ giorni, forse settimane, mentre funzionari romani regolavano a modo loro il passaggio, favorendo per primi coloro dai quali potevano estorcere dei compensi o giovani da impiegare come servitรน. Il caos si accrebbe allorchรฉ sulla sponda romana non erano stati predisposti centri di accoglienza, lasciando i nuovi arrivati alla mercรจ di fame, promiscuitร  e angherie da parte di chi amministrava il trasferimento. Dopo giorni di tribolazioni, finalmente, questo esercito di pezzenti si mise in marcia dando il via a un’escalation irreversibile che avrebbe portato alla fine di tutto. I Romani posti di scorta ai Goti dovettero lasciare indifesa la riva oltre il Danubio, la quale fu raggiunta da moltitudini di Barbari che, sia in fuga dagli Unni, sia avuta notizia dell’apertura delle frontiere, non si trovarono di fronte a forze sufficienti a contrastarle.

* ย  ย * ย  ย *

Finirono dunque per attraversare il fiume con ogni mezzo di fortuna e stabilirsi sul territorio imperiale senza alcuna autorizzazione. Dopo diverse settimane di cammino i Goti giunsero sotto le mura di Marcianopoli, nei pressi dell’attuale Devnja in Bulgaria, la prima vera cittร  romana che incontrarono lungo il tragitto. I profughi, affamati, tentarono di procurarsi del cibo, ma le autoritร  chiusero le porte della cittร  e i Goti, inferociti, riversarono la loro rabbia sterminando la scorta romana e iniziando a compiere scorrerie per tutta la Tracia nei due anni a venire, fino a quando Valente si decise a porre fine al problema una volta per tutte. Il 9 agosto del 378 affrontรฒ i Goti in battaglia e sappiamo tutti come andรฒ a finire. I Goti, che avevano acceso falรฒ per impedire la piena visibilitร , si difesero a oltranza nel cerchio formato dai loro carri. Accorse in loro aiuto la cavalleria formata da Alani e Unni (sรฌ, proprio loro, gli antichi nemici) che aggredรฌ la fanteria romana ai fianchi e alle spalle. Come giร  accaduto a Canne e poi a Carre, anche i cavalieri romani si fecero accerchiare e massacrare. Chi potรฉ si diede alla fuga; l’imperatore Valente raggiunse le due legioni di Lanciarii e di Mattiarii e con esse continuรฒ lo scontro fin quasi al calare delle tenebre quando, sopraffatto, secondo alcuni finรฌ ucciso a causa di un dardo, secondo altri bruciato vivo all’interno di una capanna in cui aveva trovato rifugio con le sue guardie del corpo. In ogni caso fu ucciso da quei Barbari che, ironia della sorte, professavano come lui l’arianesimo, cancellato dal suo successore Teodosio nel 380 con l’editto di Tessalonica, sancendo in tal modo la vittoria del Cristianesimo ortodosso ed eleggendolo a religione di Stato. Ciรฒ pose fine alle ambiguitร  nei confronti degli eretici e relegรฒ il politeismo nei recessi piรน oscuri.

* ย  ย * ย  ย *

La morte dell’imperatore sul campo di battaglia provocรฒ un’impressione enorme e scosse alle fondamenta il prestigio romano. Teodosio fu costretto, nel riorganizzare quanto era rimasto dell’esercito imperiale, ad accogliere nelle ricostituende armate gli stessi Goti, i quali, seppur reggimentati in determinate aree dell’Impero, finirono col divenire il nerbo della potenza militare romana. Tanto che il termine Goto, verso la fine del IV secolo, era sinonimo di โ€œmiliteโ€. Da allora i Visigoti, o Goti dell’ovest, ebbero sempre piรน potere, almeno fino al 4oo, anno in cui la popolazione di Costantinopoli, insorta contro il loro comandante Gainas, ne trucidรฒ settemila, obbligandoli in seguito a dirigersi verso la parte occidentale dell’Impero, che nell’arco di pochi decenni fu pervaso dalla nascita dei regni romano-germanici, fino alla deposizione dell’ultimo imperatore romano, Romolo Augustolo, per mano del sovrano di origine sciraย  Odoacre, che inviรฒ le insegne imperiali a Costantinopoli.

* ย  ย * ย  ย *

Ovviamente, i migranti di oggi non sono i Goti del V secolo, ma va da sรฉ che cosรฌ come le mura Aureliane non misero Roma al riparo delle invasioni, meno che mai i muri e i reticolati odierni metteranno fine all’esodo biblico cui assistiamo; in fin dei conti sia gli uni che gli altri, seppur in epoche diverse, non volevano distruggere l’ordine esistente, ma solo inserirsi in un’area sicura e ricca.

Andrea Santoro

Per donare a L’Universale clicca qui.


Commenti

Una risposta a “Gli immigrati e la caduta dell’Impero Romano”

  1. Obtaining secret information can give you an advantage in business over your competitors, and thanks to technological advancements, wiretapping is easier than ever these days.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *