Anna, la prima regina di Gran Bretagna

Trecentodiciotto anni fa, l’8 marzo 1702, Anna veniva proclamata prima regina del Regno di Gran Bretagna e ultima sovrana del casato degli Stuart.

Anna desiderava governare in modo indipendente, ma i suoi limiti intellettuali e le sue malattie croniche la costrinsero a fare sempre affidamento sui suoi ministri, i quali spingevano gli sforzi dell’Inghilterra contro la Francia e la Spagna nella Guerra di successione spagnola. Le aspre rivalità tra Whigs e Tories che caratterizzarono il suo regno, furono intensificate dall’incertezza sulla successione al suo trono. Era la seconda figlia di James, duca di York, e Anna Hyde. Sebbene suo padre fosse cattolico, fu allevata con criteri protestanti su insistenza di suo zio, il re Carlo II. Nel 1683 Anna sposò l’affascinante principe Giorgio di Danimarca ma di maggiore conseguenza politica c’era la relazione intima di Anna con la sua amica d’infanzia Sarah Jennings Churchill. Bella e intelligente, Sarah divenne la signora della camera da letto di Anna, e da lì ne influenzava le scelte. Fu Sarah a convincere Anna a schierarsi con il sovrano protestante Guglielmo III d’ Orange, quando William rovesciò Giacomo II nel 1688. Con la Dichiarazione dei diritti del 1689, William e sua moglie Maria, la sorella maggiore di Anna, furono proclamati re e regina d’Inghilterra, e Anna fu posta in fila per la successione al trono. Anna e Mary ebbero un amaro disgelo e, dopo la morte di Mary nel 1694, William coltivò l’amicizia con Anna ma rifiutò di nominare il suo reggente durante le sue assenze dall’Inghilterra.

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Sebbene Anna fosse rimasta incinta diciotto volte tra il 1683 e il 1700, solo cinque bambini nacquero vivi e, di questi, solo un figlio sopravvisse all’infanzia. La sua morte nel 1700 pose fine alle speranze di Anna di regnare. Acconsentì all’Atto di insediamento del 1701, che designò come suoi successori i discendenti Hannover del re Giacomo I d’Inghilterra, attraverso sua figlia Elisabetta. Anna divenne regina dopo la morte di William nel marzo del 1702. Fin dall’inizio fu motivata in gran parte da un’intensa devozione alla chiesa anglicana. Detestava i cattolici romani e i dissidenti, e simpatizzava per i Tories. Allo stesso tempo, cercò di restare libera dal dominio dei partiti politici. Il suo primo ministero, sebbene prevalentemente Tories, era diretto da due neutrali, Sidney Godolphin e il duca di Marlborough. L’influenza di Sarah Churchill (ora duchessa di Marlborough) su Anna fu lieve dopo il 1703, sebbene il duca rimase comandante delle forze britanniche. Anna scoprì presto di essere in disaccordo con i Tories sulla strategia per la guerra. La regina e Marlborough volevano affidare le truppe inglesi alle campagne continentali, mentre i Tories credevano che l’Inghilterra avrebbe dovuto attaccare il nemico principalmente in mare. Di conseguenza, quando Marlborough accumulò vittorie impressionanti sul continente, fu esercitata una prepotente pressione su Anna per ammettere i Whigs al ministero. Resistette ostinatamente e si scontrò con la duchessa, che adottò la causa dei Whigs e mentre la guerra si trascinava la nazione si rivoltò contro di loro.

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Nel 1710 Anna fu in grado di espellerli e nominare un ministero Tories. Licenziò entrambi i Marlborough dal loro servizio nel 1711. Nel 1713 un accordo tra Spagna e Gran Bretagna concesse agli inglesi un monopolio sul commercio degli schiavi con le colonie spagnole; la Gran Bretagna aveva il diritto di rifornirle con 4.800 schiavi africani all’anno per trent’anni. Il contratto per questa fornitura fu assegnato alla South Sea Company, di cui Anna deteneva circa il 22,5 percento del capitale. L’età avanzata della regina e le sue infermità rendevano la successione una questione cruciale. I principali Tories erano in costante comunicazione con il fratellastro cattolico esiliato di Anna, James, il vecchio pretendente, il quale era stato escluso dalla successione. Ciononostante, l’improvvisa malattia e la conseguente morte di Anna frustrarono qualsiasi progetto che i Tories avrebbero potuto avere per conquistare il trono. Il suo ultimo atto fu quello di assicurare la successione col moderato Charles Talbot, il gentile e moderato duca di Shrewsbury.

Federica Bellagamba

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