L’ALMANACCO DE «Il Caffè»: 1944, la strage dei piccoli martiri di Gorla

Una bomba di 500 libbre viene sganciata sopra la scuola “Francesco Crispi” di Gorla, quartiere della periferia a nord di Milano.

Alle ore 11.29 del 20 ottobre 1944 gli apparecchi dell’aviazione americana sorvolarono i quartieri milanesi di Gorla e Precotto e sganciarono 80 tonnellate di bombe contro le abitazioni civili. Un ordigno centrò il vano scale della scuola elementare “Francesco Crispi“, mentre alunni e insegnanti si accingevano a scendere nel rifugio antiaereo. Le vittime furono in totale 204: 184 studenti tra i 6 e i 10 anni, 14 insegnanti, 4 bidelli, la direttrice della scuola e un’assistente sanitaria. Quella mattina alle ore 7,58 si alzarono in volo dall’aeroporto di Castelluccio (Foggia) 36 bombardieri pesanti “B-24 Liberator” del 451st Bomb Group dell’USAAF. I bersagli erano gli stabilimenti della Breda di Sesto S. Giovanni. I bombardieri Alleati arrivarono sul cielo di Milano poco dopo le 11 e si dividono sopra l’Initial Point per raggiungere gli obiettivi in diverse ondate. Qui succede l’irreparabile: uno bombardieri, giunto in ritardo, esce di 22° sud-est rispetto alla rotta prestabilita. Non potendo rientrare con le bombe agganciate, il comandante della missione decide ugualmente per il bombardamento e gettarono il loro carico di morte sui quartieri popolari di Gorla e Precotto. La scuola Crispi è uno tra i primi edifici colpiti: una bomba da 226 kg si infila nel vano scale, mentre gli alunni e le maestre stanno ancora scendendo nel rifugio, senza possibilità di scampo. A perenne ricordo delle 204 vittime del bombardamento, tra cui 184 piccoli martiri fu eretto un monumento (che vediamo nella foto).

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