L’ALMANACCO DE “Il Caffè” – 1886: Inaugurata la Statua della Libertà

Sorge all’imboccatura del porto, di fronte all’isola di Manhattan, su Bedloe’s Island. Simbolo di una città e della storia di un’intera nazione, immagine di benvenuto per quanti inseguono il sogno americano.

La sua storia iniziò in Francia all’inizio della Terza Repubblica, quando maturò nel filosofo Édouard René de Laboulaye l’idea di un monumento che celebrasse la libertà e la Repubblica, da donare ai lontani amici d’oltreoceano per commemorare il centenario dell’indipendenza. Il progetto venne affidato all’architetto Frédéric Auguste Bartholdi che, d’accordo con la fonderia francese Gaget, Gauthier &co, giudicò più pratico realizzare il rivestimento della statua in fogli di rame battuto, con la tecnica a balzo, in modo da alleggerirne il peso. Dello scheletro interno si occupò l’architetto Gustave Eiffel (artefice dell’omonima torre parigina), che lo costruì in metallo, scelta funzionale alle operazioni di smontaggio e trasporto negli Usa. L’opera fu smontata e trasportata in 1.883 casse. È alta 46 metri (93 considerando il basamento), vestita di una lunga toga e che regge nella destra una fiaccola (simbolo della fiamma eterna della libertà) e nella sinistra un libro con su incisa la data dell’Indipendenza (4 luglio 1776). Altri particolari sono: la corona a sette punte (in rappresentanza dei sette mari e sette continenti); le catene spezzate ai piedi quale segno di liberazione dal tiranno. Una curiosità: il basamento proviene dalle cave di granito di Cala Francese, nell’isola de La Maddalena in Sardegna.

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