L’almanacco de «Il Caffè». 1847: la prima esecuzione dell’Inno di Mameli.

Solo il 15 novembre 2017 arrivò il riconoscimento ufficiale del “Canto degli italiani” quale inno nazionale della Repubblica Italiana.

Un’azione patriottica nel pieno di una cerimonia religiosa, così si presentò per la prima volta in pubblico il “Canto degli italiani”, meglio conosciuto come “Inno di Mameli”, dal nome di colui che scrisse quei versi (la musica è del compositore Michele Novaro). Il 10 dicembre coincideva con una manifestazione molto sentita per i genovesi: la cerimonia dello scioglimento del voto in occasione dell’apparizione della Madonna a fra Candido Giusso, di cui ricorreva in quell’anno il 101° anniversario. Come da tradizione, si teneva una processione che richiamava tutta la cittadinanza e che aveva termine sulla spianata di Oregina (quartiere sito nella parte alta del capoluogo ligure), all’ingresso del santuario di Nostra Signora di Loreto. L’occasione fu ritenuta propizia dal movimento rivoluzionario ispirato alle idee unitarie di Giuseppe Mazzini, che pensò di sfruttarla per organizzare una dimostrazione di forte impatto patriottico. Ispiratore dell’iniziativa fu il poeta Goffredo Mameli, patriota e fervente mazziniano, che a soli vent’anni aveva scritto un inno patriottico, il “Canto degli Italiani”, destinato ad entrare nella storia di un popolo. Mameli attese i circa 20mila patrioti, provenienti da diverse regioni, si avvicinasse e al momento opportuno diede inizio alla manifestazione. Accompagnati dalla banda municipale “Casimiro Corradi” di Sestri Ponente, iniziarono a cantare le note di “Fratelli d’Italia”, mentre Mameli e Luigi Paris sventolavano il Tricolore sfidando la repressione della polizia austriaca che lo riteneva un simbolo rivoluzionario: chi osava esporre la bandiera con i colori verde-bianco-rosso andava incontro a pene durissime. Bisogna aspettare un secolo, tuttavia, perché il “Canto degli Italiani” venisse assunto come inno nazionale, seppur in via provvisoria. Solo il 15 novembre 2017 la commissione Affari Costituzionali del Senato approva in via definitiva il disegno di legge che riconosce il testo del “Canto degli italiani” di Goffredo Mameli e lo spartito musicale originale di Michele Novaro, quale inno nazionale della Repubblica Italiana

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