L’Almanacco de «il Caffè» – 1895: Nasce il cinema grazie ai fratelli Lumière

Un gruppo di operai, per lo più donne, con indosso abiti tipici della Belle Époque, esce dalla fabbrica al termine della giornata di lavoro. Questo è ciò che oggi è considerato il primo film della storia del cinema.

Da tempo impegnati in esperimenti sul procedimento fotografico, Auguste e Louis Lumière (figli dell’imprenditore e fotografo Antoine) si trovarono la strada spianata dall’invenzione di George Eastman, che nel 1885 aveva brevettato la pellicola cinematografica. Da qui partirono per la messa a punto di uno strumento che fosse in grado di catturare e riprodurre immagini, fungendo al contempo sia da camera da presa che da proiettore. Girando una manovella si avviava lo scorrimento e il riavvolgimento della pellicola, in modo da allungare il tempo delle riprese continue e registrare fedelmente le azioni compiute. Il destino volle che venisse brevettata con il titolo di cinematographe. Esisteva infatti già un brevetto omonimo rilasciato al connazionale Leon Bouly che per ristrettezze economiche, non fu più in grado di pagare il canone di locazione per i suoi brevetti, lasciando disponibile il nome che i due fratelli poterono quindi riutilizzare per la loro macchina.
La prima dimostrazione avvenne in forma ristretta alla Société d’Encouragement à l’Industrie Nationale di Parigi, nell’aprile del 1895. Otto mesi più tardi ci si organizzò per il suo “battesimo” pubblico. Il luogo fu scelto dal fotografo Clement Maurice, amico dei Lumière, che affittò il “Salon Indien du Grand Café” (una sala nel seminterrato dello storico locale parigino di Boulevard des Capucines).
Si presentarono soltanto trentatré persone, mentre la stampa snobbò completamente l’invito. Ai presenti vennero proposti dieci episodi, della durata ciascuno di un minuto scarso. Dal comico “L’innaffiatore innaffiato” alla tenera “La colazione del bimbo” (protagonisti Augustine e consorte che imboccano il loro figlioletto), il filo conduttore era la quotidianità riportata senza filtri sullo schermo. In pochi minuti all’ingresso del locale si formò una calca di duemila persone, desiderose di scoprire la «meraviglia del secolo». L’iniziale successo spinse Augustine e Louis a produrre il cinematrographe su larga scala e a mostrarne il funzionamento in giro per il mondo.

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