La cattura del feldmaresciallo

Settantaquattro anni fa, il 6 maggio 1947, il generale tedesco Albert Kesserling veniva condannato a morte da un tribunale militare britannico per i crimini commessi in Italia nel Secondo conflitto mondiale.

Settantaquattro anni fa, il 6 maggio 1947, il generale tedesco Albert Kesserling veniva condannato a morte da un tribunale militare britannico per crimini di guerra e per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, sentenza che poi fu commutata nel carcere a vita. Nel 1952 fu scarcerato per motivi di salute e fece ritorno in Germania. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 assunse il comando supremo di tutte le forze tedesche in Italia, dove fu responsabile di numerosi crimini sia contro i partigiani che contro la popolazione civile.

 

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