Novant’anni fa, il 14 maggio 1931, al Teatro Comunale di Bologna, Artuto Toscanini, per essersi rifiutato di intonare “Giovinezza”, venne schiaffeggiato da un gruppo di squadristi bolognesi.
Novant’anni fa, il 14 maggio 1931, al Teatro Comunale di Bologna dove Arturo Toscanini avrebbe dovuto dirigere un concerto in ricordo del pianista Giuseppe Martucci morto vent’anni prima, si sparse la voce che il maestro si rifiutava di eseguire il brano “Giovinezza”. Una fazione dei fascisti bolognesi, appresa la notizia, raggiunse Toscanini, il quale venne schiaffeggiato. Tra gli assalitori, c’era anche un giovane Leo Longanesi.