L’Universale editore


L’Italia di Mussolini verso il Secondo conflitto mondiale

Ottantuno anni fa, il 3 giugno 1940, l’Italia fascista si preparava ad entrare in guerra a fianco della Germania nazista contro Francia e Inghilterra. Il racconto di quella giornata dal diario del ministro degli Esteri Galeazzo Ciano.

3 giugno 1940. Alfieri telegrafa lo “Sta bene” di Hitler. In realtà i bombardamenti di Parigi e degli altri aeroporti francesi provano ch’egli ha dato inizio all’azione. Mussolini dice che anche il Re ha trovato buona la data dell’11, sia per il breve ritardo che ci ha concesso, sia perché è la data della sua nascita, e, da recluta, fu immatricolato sotto il numero 1111. Ormai che la spada sta per essere snudata, il Re, come tutti i Savoia, si prepara ad essere un soldato e soltanto un soldato. Viene a vedermi Sir Percy Loraine, col pretesto di piccoli affari correnti. Si parla già come rappresentanti di due Paesi in conflitto, anche se i rapporti personali sono ottimi. È triste, ma sereno. Riconosce che i prossimi due o tre mesi saranno estremamente critici per gli alleati, ma se ce la fanno a tener duro, la Germania è perduta. Vorrebbe di persona partecipare alla guerra. Gli rispondo che non desidero discutere: ora che il mio Paese è in guerra, o lo sarà tra breve, non voglio condividere le sue previsioni, e non posso neppure permetterle.

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