Mancano sei giorni all’entrata in guerra dell’Italia di Mussolini nel Secondo conflitto mondiale

Ottantuno anni fa, il 4 giugno 1940, l’Italia fascista si preparava ad entrare in guerra a fianco della Germania nazista contro Francia e Inghilterra. Il racconto di quella giornata dal diario del ministro degli Esteri Galeazzo Ciano.

4 giugno 1940. Consiglio dei Ministri. Mentre tutti si attendevano grandi sensazioni politiche, il Duce ha avuto la civetteria di dare alla riunione odierna “un carattere così strettamente amministrativo quale in 18 anni mai si aveva avuto”. Nessuna dichiarazione: soltanto in principio di seduta, Mussolini ha detto: “Questo è l’ultimo Consiglio dei Ministri del tempo di pace” ed è passato all’ordine del giorno. Ho definito la mia posizione militare in guerra. Assumo il Comando di un gruppo da bombardamento a Pisa. Ho scelto questo campo perché è il più avanzato verso la Corsica e perché mi è caro combattere là ove sono nato e dove mio Padre riposa nel sonno eterno. Il Duce ha approvato la mia decisione di arruolarmi nonché quella di lasciare Roma per Pisa, perché preferisce ch’io faccia il “Soldato-Ministro” anziché il “Ministro-soldato”.

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