Il suo pontificato durò appena 33 giorni.
Un Papa in anticipo sui tempi almeno 35 anni, la cui spinta riformatrice fu arrestata da un destino avverso. È l’immagine comune che fedeli, studiosi e opinione pubblica conservano di Albino Luciani, eletto al soglio pontificio dopo papa Paolo VI. La sua elezione a 263º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, fu maturata in sole quattro votazioni e come mediazione tra le posizioni più conservatrici e quelle riformiste, segnò fin da subito uno spartiacque nella storia della Chiesa a partire dalla scelta del nome inedito, Giovanni Paolo, unendo i nome dei due suoi predecessori (Giovanni XXIII e Paolo VI). Le riforme annunciate da papa Luciani non poterono vedere la luce poiché dopo appena trentatré giorni di pontificato, morì stroncato da un infarto. Un’inchiesta dello scrittore inglese David Yallop fece emergere gravi sospetti sulle reali cause della morte, che tuttavia rimangono tuttora non dimostrati. Ricordato come il “papa del sorriso”, Giovanni Paolo I fu l’ultimo pontefice di nazionalità italiana. Nel 2003 è stato avviato il processo di canonizzazione, tuttora in corso. Nel 2017 è stato proclamato “venerabile” da papa Francesco.
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