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L’Almanacco de «il Caffè» – 1929: Arriva “Popeye the sailor” (Braccio di Ferro)

Fece subito breccia nei cuori di piccoli e grandi lettori, diventando negli anni uno dei personaggi immaginari più popolari di sempre.

Il marinaio più famoso dei fumetti apparve per la prima volta nella striscia “Thimble Theatre”, ideata dal disegnatore statunitense Elzie Crisler Segar e pubblicata sul quotidiano “King Features”. Dotato di due poderosi avambracci entrambi tatuati con un’ancora e accompagnato dall’inseparabile pipa, il nuovo eroe dei fumetti è caratterizzato da un animo molto generoso. Ogniqualvolta c’è un amico in difficoltà, in special modo l’amata Olive Oyl (in italiano Olivia) magrissima e dalla voce stridula, fa affidamento alla sua incredibile forza fisica che si moltiplica grazie a un energetico molto originale: una scatola di spinaci che si ritrova sempre appresso (e che apre semplicemente stritolando la scatola con le mani!). In realtà, la serie esisteva già da dieci anni e il protagonista era  Castor Oyl (Dante Bertolio ), fratello maggiore di Olivia, un ometto di piccola statura ma alquanto autoritario e saccente nei modi. Costui, inizialmente, si mette in società con Braccio di Ferro aprendo un’agenzia investigativa, salvo poi separarsi e lasciare il ruolo di protagonista al marinaio, il cui nome, anni dopo, sostituì quello originario della striscia. Con il grande successo arrivarono nuovi personaggi: l’inseparabile amico Poldo Sbaffini (scroccone e ghiottissimo di hamburger), il rivale Bluto (anch’egli marinaio che insidia Olivia), il figlio adottivo Pisellino (che riceve via posta in un pacco) e il padre Braccio di Legno. Il Braccio di Ferro originale si presentava spesso come una feroce satira verso la politica e i potenti, mentre i personaggi si esprimevano con un linguaggio più rozzo e con accento sguaiato: per queste ragioni finì nel mirino della censura.

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