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L’Almanacco de «il Caffè»: 1778 nasce Ugo Foscolo

Uno dei poeti più influenti della letteratura italiana dell’800.

Nasce a Zacinto (ora Zante), piccola isola del mar Ionio sotto il dominio di Venezia ma facente parte del mondo greco. Il nome di battesimo era Niccolò ma sin dal 1796 alternò le firme Niccolò Ugo e Ugo. Il padre pare che fosse un aristocratico veneziano decaduto e poi diventato medico. La madre è Diamantina Spatis, greca.
La nascita in un’isola greca, da madre greca, ha un grande significato nella vita del Foscolo, infatti dedica all’isola una poesia molto celebre, conosciuta con il titolo di «A Zacinto».

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Foscolo si formò e studiò in Dalmazia per poi trasferirsi successivamente nella città di Venezia. Nel 1812 si trasferì a Firenze, dove continuò la sua attività poetica. Poi si trasferì a Milano, dove conobbe Parini e Monti. Si arruolò nella Guardia Nazionale combattendo con i francesi. Nel 1808 fu nominato professore di eloquenza all’Università di Pavia.
Rimane colpito dalla letteratura e dalla filosofia classica, ma studia anche le tematiche approfondite dagli illuministi contemporanei. Desideroso di gloria e di successo, amante del lusso e dei piaceri, attratto e affascinato dall’aristocrazia, ha storie d’amore con bellissime nobildonne aristocratiche. Questi amori però sono causa di inquietudine interiore e di un vagabondaggio sfrenato in tante città d’Italia, Francia e Inghilterra.

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Tra le liriche celebri del poeta si ricordano «Alla sera», in cui il poeta descrive la sera come unico momento della giornata in cui riesce a rasserenarsi.
Molto celebri sono anche le poesie raccolte in «Dei Sepolcri» e quelle contenute nell’opera letteraria «Le ultime lettere di Jacopo Ortis».

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