L’Universale editore


La voglia dei cazzi

Siamo abituati a pensare che la donna, nel medioevo, vivesse in un mondo chiuso, unicamente dedita al marito ed estranea alle pulsioni sessuali; ma, un poemetto del Tredicesimo secolo, ci racconta un’altra realtร .

Sono pochi i documenti medievali sopravvissuti ai secoli e giunti fino a noi. E, queste rare eccezioni, provengono dalle librerie e dagli archivi dellโ€™alta societร  dellโ€™epoca, civile e religiosa, spesso desiderosa di conservare le tracce della propria esistenza. Di quello che riguarda il popolo, il cosiddetto terzo Stato, non cโ€™รจ praticamente traccia. Come ragionava un contadino del medioevo? Quali erano le sue idee, le sue ambizioni e le sue paure? Vengono in nostro aiuto i fabliaux, brevi racconti in versi risalenti alla Francia nordorientale, composti tra il Tredicesimo e il Quindicesimo secolo. Tradotti con lโ€™italiano โ€œfavolelloโ€, queste narrazioni satiriche raccontano un mondo di ladri, mercanti, mugnai, villani, asinai, vedove e giullari e ne sono stati conservati meno di centocinquanta.

*ย ย  *ย ย  *

In essi rivive un mondo ormai cancellato dal tempo, vecchi stili di vita di uomini e donne differenti da noi. Grazie al lavoro del medievista Alessandro Barbero molti fabliaux sono stati tradotti e, uno in particolare, attira la nostra attenzione. Sโ€™intitola Le sohait des vez, โ€œLa voglia dei cazziโ€, e narra la vicenda di una moglie insoddisfatta sessualmente che sogna di recarsi al mercato per acquistare dei peni finti, coi quali poter appagare la propria voglia di piacere. Questi versi ci raccontano unโ€™epoca differente da quella che siamo abituati ad immaginare. La donna non viveva in un mondo chiuso, unicamente dedita al marito, solitaria nel proprio focolare ed estranea alle pulsioni sessuali. Ecco i versi:

“Per trenta soldi ne prendevi uno buono

e per venti uno bello e ben fatto.

E cโ€™erano anche cazzi per la povera gente:

era possibile procurarsene uno piccolo

per dieci soldi, e per nove e per otto

Si vendeva al dettaglio e allโ€™ingrosso:

i migliori erano i piรน grossi

i piรน cari e i meglio conservati”.

Finchรฉ la donna ne sceglie uno, ma il venditore tira sul prezzo: โ€œNon รจ mica un cazzo da niente, รจ fabbricato in Lorena!โ€.

Federica Bellagamba

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