L’Universale editore


Un libro al giorno: Cina e Russia, la nuova amicizia

Il consolidamento dei rapporti tra la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese nellโ€™ultimo decennio del XX secolo.

In questo libro si analizzano le dinamiche storico-politiche che hanno portato allโ€™impostazione e al consolidamento dei rapporti tra la Federazione Russa (FR) e la Repubblica Popolare Cinese (RPC) nellโ€™ultimo decennio del XX secolo e alla cooperazione di queste ultime in Asia Centrale con gli stati emersi dalla disgregazione dellโ€™Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Nel primo capitolo si approfondiscono i fenomeni sociopolitici che hanno interessato la Cina negli anni immediatamente successivi il movimento e la repressione di Piazza Tienanmen nel 1989, con la conservazione del sistema incentrato sul potere del Partito Comunista Cinese (PCC) e con lโ€™emergere di una nuova tendenza sinocentrica e di un crescente nazionalismo tra il ceto intellettuale e la popolazione, in opposizione al relativo โ€œoccidentalismoโ€ del decennio precedente.

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Nel secondo capitolo si espongono i principali avvenimenti che, dalla dissoluzione dellโ€™Unione Sovietica nel 1991, hanno portato alla caotica affermazione della nuova Russia guidata da Boris Elโ€™cin, alla netta scelta di campo economica e geopolitica operata da questโ€™ultimo e al drammatico conflitto istituzionale che lo oppose al potere legislativo, culminato col bombardamento della โ€œCasa bianca russaโ€ nellโ€™autunno del 1993. Nel terzo capitolo ci si sofferma sui primi approcci tra la FR e la RPC (dopo una trentennale crisi nei rapporti sinosovietici inaugurata dalla rottura tra Mao e Chruลกฤั‘v nel periodo 1956-โ€™64, fossilizzatasi con Breลพnev nel 1964-โ€™82 e che si iniziรฒ a superare solo con Deng e Gorbaฤรซv nel 1985-โ€™91) e sulla progressiva costruzione di quello che le parti avrebbero presto definito come โ€œpartenariato strategicoโ€, spinte anche dalla percepita minaccia derivante dal processo di allargamento della NATO a Est e dalla persistente presenza militare statunitense in Asia Orientale in generale e a Taiwan in particolare.

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Nel quarto capitolo si fornisce un profilo generale della regione centrasiatica e delle cinque repubbliche ivi emerse come soggetti indipendenti in seguito al collasso sovietico, si delineano i principali interessi russi e cinesi nellโ€™area e si analizzano, nello specifico, i primi passi formali di quello che in questa sede รจ indicato come il โ€œprocesso di Shanghaiโ€, vale a dire la collaborazione tra Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan nellโ€™ambito dellโ€™originale meccanismo dei โ€œCinque di Shanghaiโ€ (Shanghai Five), inaugurato nel 1996. Nel quinto capitolo, infine, si esami-nano i principali eventi interni e internazionali per Mosca e Pechino (come la perdurante crisi economica e politica russa e il secondo conflitto ceceno, che portarono allโ€™ascesa di Vladimir Putin, e il forte impatto che ebbe sul-le autoritร  e sulla societร  cinesi il bombardamento dellโ€™ambasciata della RPC a Belgrado nellโ€™ambito dellโ€™operazione della NATO contro la Jugoslavia) e, soprattutto, il coronamento del processo in questione con la fondazione dellโ€™Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Shanghai Cooperation Organization, SCO) nel 2001.

Federico Giuntini

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