L’Universale editore


Stalin e l’Ordine numero 227

Settantotto anni fa, il 28 luglio 1942, Stalin emanรฒ l’Ordine 227, passato alla storia come โ€œMai un passo indietroโ€, il quale cambiรฒ il corso della Seconda Guerra Mondiale.

Era il 28 luglio 1942 quando Stalin emise l’Ordine numero 227, passato alla storia come โ€œMai un passo indietroโ€. L’ordine 227 fu quello che, in pratica, permise all’Unione Sovietica di respingere l’assalto dell’esercito nazista, bloccato alle porte di Stalingrado, per poi cominciare la riscossa che portรฒ l’Armata Rossa a conquistare Berlino il 2 maggio 1945. Nel 1942 l’esercito sovietico era messo in grande difficoltร  dai numerosi casi di ritirate e diserzioni di massa. Stalin corse dunque ai ripari condannando categoricamente chiunque si fosse reso colpevole di tali atti che minavano la fiducia della popolazione e delle forze armate, coprendo di vergogna l’intera patria: โ€œIl nemico lancia nella battaglia nuove forze e non incontra forti perdite, si intrufola nelle terre sovietiche, catturando nuove regioni, mette a soqquadro e distrugge i nostri villaggi, violenta ed uccide la popolazione sovietica. Le forze d’occupazione naziste vogliono prendere a tutti i costi Kuban ed il Caucaso del Nord, ricco di pane e petrolio. Le unitร  del fronte del Sud, guidate dall’allarmismo, hanno lasciato Rostov e Novocherkassk senza opporre resistenza e senza che nulla fosse stato ordinato da Mosca; cosรฌ si sono coperte di vergogna. La popolazione del nostro Paese ama e rispetta l’Armata Rossa, ma ora i cittadini sono delusi dal fatto che l’Armata Rossa lasci che i nostri compagni divengano schiavi degli oppressori tedeschi e che questi ultimi conquistino sempre piรน terreno verso Est. Alcune persone non molto intelligenti si confortano dicendo che possiamo spostarci sempre piรน verso Est, perchรฉ abbiamo molta terra e molte persone, e perchรฉ saremo sempre forniti di pane. Usano questa argomentazione per giustificare le loro infami azioni sul fronte. Ma ritirarsi sempre piรน verso Est significa condannare a morte i nostri compagni e la nostra Madrepatria, ogni pezzo della nostra terra dato al nemico lo rinforzerร  ed indebolirร  la nostra difesa, la nostra Madrepatriaโ€.

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Il Comando Supremo dell’Armata Rossa ordinava a tutti i consigli e comandanti militari dei Fronti di โ€œeliminare incondizionatamente gli atteggiamenti di ritirata nelle truppeโ€ e di mandare davanti alla corte marziale i comandanti d’armata che avessero permesso ai loro sottoposti di abbandonare le posizioni occupate nei diversi fronti. In piรน, ogni armata, aveva il compito di formare โ€œsquadre di difesaโ€ nelle retrovie piรน instabili con il compito di giustiziare โ€œgli allarmisti e i codardi, cosรฌ da aiutare gli onesti soldati delle divisioni a compiere il loro dovere verso la Madrepatriaโ€, e anche dei โ€œbattaglioni di disciplinaโ€ in cui sarebbero stati inquadrati i โ€œcolpevoli di violazione della disciplina a causa di codardia o smarrimentoโ€ per essere poi inviati nei settori piรน difficili del fronte โ€œper dare a questi uomini l’opportunitร  di riscattarsi dai crimini commessi contro la Madrepatriaโ€. Grazie a quest’ultima norma, in quasi quattro anni di guerra (dal 1942 al 1945), fu possibile riutilizzare al fronte ben 428.180 soldati che diversamente sarebbero fuggiti davanti all’avanzata nemica. Come ammise anni dopo Il Maresciallo dell’Unione Sovietica Aleksandr Vasilevsky (nel suo libro โ€œThe Matter of my Whole Lifeโ€), โ€œl’Ordine 227 รจ uno dei piรน importanti documenti di guerra a causa del suo forte contenuto emotivo e patriotticoโ€ e fu, appunto, una delle principali cause della vittoria sovietica nella Grande Guerra Patriottica, cosรฌ come venne chiamata la resistenza contro l’invasione nazista.

Andrea Tagliaferri

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